Il 18 ottobre u.s. è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 244 il D.L. 145 del medesimo giorno (c.d. “Decreto Anticipi”) contenente, tra le altre, il rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette (previsto per il 30 novembre p.v.) per alcuni soggetti.

Nello specifico, viene disposto che

per il solo periodo d’imposta 2023, le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta 2022 hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a euro 170.000, effettuano il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi entro il 16 gennaio 2024.

Con tale previsione, la norma starebbe ad indicare tutti i tributi liquidati nella dichiarazione dei redditi, con ciò includendo anche tutte le imposte sostitutive (regime forfetario, regime di vantaggio, cedolare secca, IVIE, IVAFE, ed altre).

Il rinvio in oggetto non riguarda, invece, i contributi previdenziali e assistenziali e i premi assicurativi INAIL che, pertanto, dovranno essere versati integralmente entro la consueta scadenza del 30 novembre.

Il versamento potrà essere dilazionato fino a cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ogni mese. In tale eventualità si applicano gli interessi nella misura del 4% annuo a partire dalla seconda rata.